Con il Rapporto Asvis 2019 sono state messe in evidenza aspetti positivi e negativi a riguardo del conseguimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile da parte del nostro Paese, in merito ai quali si evidenzia un profondo ritardo.
Il programma degli investimenti da effettuare
Sicurmente siamo partiti tardi, come sistema-paese, e ne potremmo pagare salate conseguenze. Si rileva nel documento che solamente 21 obiettivi sono stati raggiunti su 169, fra quelli che vengono inclusi dall’Agenda 2030, per cui rimangono ben 148 targets da completare entro il prossimo anno!
Il rapporto pone l’esigenza di accelerare sul piano degli investimenti in chiave sostenibile, approfittando del Governo Conte-bis, che ha posto lo sviluppo sostenibile ai primi posti dell’agenda politica interna.
Si segnala che, a livello comunitario, proposito della Comissione è quello di investire ben oltre 1.000 miliardi di investimenti in sostenibilità ambientale, come ha ribadito il Commissario agli Affari economici Paolo Gentiloni, in un videomessaggio alla presentazione del rapporto Asvis.
La Commissione punterà ad «integrare gli obiettivi sviluppo sostenibile nella procedura del semestre europeo, attraverso cui si verificano gli impegni delle politiche di bilancio dei Paesi membri». La crescita «oltre che quantitativa deve essere anche sostenibile», ha insistito. Uno degli obiettivi della Commissione europea sarà «rivedere il sistema di tassazione, innanzitutto sull’energia», perché la tassazione «è uno dei modi con cui l’Ue può influenzare i comportamenti dei produttori e dei consumatori».