Lo scorso 8 settembre UNI ha rilasciato una utilissima guida per la rendicontazione e per il calcolo degli obiettivi di riciclaggio dei quantitativi dei rifiuti urbani, dalla raccolta fino al conferimento negli impianti di trattamento.
la Prassi di Riferimento UNI/PdR 132:2022
La prassi è stata promossa da Utilitalia, che ne ha curato la stesura coinvolgendo nel gruppo di lavoro ISPRA, i principali operatori e associazioni del settore, fra cui Confindustria Cisambiente , oltre che CONAI e i consorzi di filiera.
È stata elaborata partendo da alcune buone pratiche adottate a livello volontario.
Obiettivo
A cosa mira la prassi? L’obiettivo è quello di consentire di tracciare le quantità di rifiuti avviate a riciclaggio per il monitoraggio e la verifica del dato nel rispetto degli obiettivi europei del pacchetto Direttive “Economia Circolare”, che sono fissati sull’effettivo riciclaggio di quanto raccolto (65% entro il 2035) e non più sulla sola raccolta differenziata.
Gli operatori della filiera potranno quindi certificare la destinazione finale dei materiali provenienti dalla raccolta differenziata e dare evidenza della loro corretta gestione ai propri utenti e a tutti gli stakeholder, in un’ottica di trasparenza, di applicazione delle migliori pratiche e di un miglioramento continuo.
È uno strumento di cui potrà beneficiare l’intera filiera – dagli impianti di trattamento ai consorzi obbligatori, fino agli enti di controllo e alle Autorità di settore – per tutte le fasi di controllo e di monitoraggio dei dati.
Maggiori informazioni
Per illustrare i contenuti della prassi, UNI organizza un webinar – a partecipazione gratuita, previa registrazione – per lunedì 19 settembre dalle ore 14.30 alle ore 16.
Contenuto ed obiettivo
Obiettivo del webinar sarà illustrare la PdR come nuovo strumento per la gestione dei flussi dei rifiuti urbani, dalla raccolta fino al conferimento presso impianti/soggetti terzi per il trattamento e la produzione di materie prime seconde/prodotti o rifiuti attraverso operazioni di riciclaggio, di recupero energetico o di smaltimento finale.
La PdR potrà costituire un riferimento per il monitoraggio e la verifica del dato ai fini della rendicontazione degli obiettivi di cui al D.lgs. 152/2006 e al D.lgs. 118/2020, a beneficio dell’intera filiera (produttori di rifiuti, gestori del ciclo, impianti di trattamento, consorzi ed enti di controllo), da effettuarsi secondo le procedure individuate dalle direttive europee e dalle relative decisioni di esecuzione e linee guida tecniche (Decisione di esecuzione UE 2019/1004 per il calcolo, la verifica e la comunicazione dei dati sui rifiuti).
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Le dichiarazioni
“Per un effettivo recupero (o addirittura la creazione) di valore dai rifiuti urbani è necessario monitorare e tracciare i flussi, avere delle definizioni uniformi e degli indicatori condivisi (in parte obbligatori ma anche facoltativi) che diano credibilità all’informazione in piena sinergia con i metodi di calcolo e quantificazione stabiliti per legge; questa è la missione della UNI/PdR 132, importante tassello nelle attività di normazione UNI per l’economia circolare, alla quale nelle prossime settimane si aggiungerà la specifica tecnica UNI/TS 11820 sugli indicatori e metodi per la misurazione dei processi circolari nelle organizzazioni. La normazione supporta la Strategia Nazionale per l’Economia Circolare!”, dichiara Giuseppe Rossi, Presidente UNI.
“Con questo lavoro – commenta il Vicepresidente di Utilitalia, Filippo Brandolini – la Federazione ha inteso offrire un punto di riferimento che possa essere utilizzato dal settore nella sua interezza per raggiungere gli obiettivi dell’economia circolare. La misurazione è fondamentale per migliorare la gestione dei rifiuti, ma anche per dare evidenza che l’impegno che i cittadini mettono in atto per conferire i propri scarti deve essere supportato da un modello di gestione industriale, l’unico in grado di garantire ai rifiuti, nel rispetto della gerarchia europea, un’effettiva seconda vita”.
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