Rilasciato la scorsa settimana dal Consorzio Nazionale Imballaggi il programma generale di prevenzione per l’annualità 2020, finalizzato, come di consueto alla descrizione delle misure per prevenire la formazione dei rifiuti di imballaggio e accrescere la proporzione della quantità di rifiuti di imballaggio riciclabili rispetto alla quantità di imballaggi non riciclabili.
La struttura del documento
Il Programma viene articolato in due pari:
- la Relazione generale consuntiva, che dà conto delle attività e dei risultati conseguiti nel 2019, in particolare da CONAI e Consorzi di filiera e riporta il contributo dei sistemi autonomi;
- il Programma generale di prevenzione e di gestione degli imballaggi e dei rifiuti di imballaggio che, come previsto dalla normativa vigente (art. 225 del TUA), delinea le linee di intervento e gli obiettivi per il prossimo quinquennio (2020-2024), sulla base di quanto contenuto nei documenti istituzionali dei Consorzi di filiera e dei sistemi autonomi.
Lo stato dell’arte
CONAI evidenzia che lo scorso anno le attività istituzionali sono state svolte nell’ambito di in un contesto normativo europeo dove sono stati pubblicati:
- i primi atti delegati della Commissione Europea previsti dalle nuove disposizioni relative alla gestione dei rifiuti, nonché agli imballaggi e ai rifiuti di imballaggio e dalla Decisione di Esecuzione 2019/665/UE che stabilisce le nuove tabelle relative al sistema di rendicontazione dei dati, introducendo anche nuovi punti di calcolo per la misurazione degli obiettivi di riciclo 2025 e 2030.
- la Direttiva UE 2019/904 del Parlamento Europeo e del Consiglio sulla riduzione dell’incidenza di determinati prodotti di plastica sull’ambiente, che prevede disposizioni specifiche sulle particolari tipologie di imballaggi.
Nel contempo stanno per essere varati alcuni rilevanti provvedimenti per il settore imballaggi, con riferimento a:
- il recepimento delle direttive del Circular Economy package (e, in questo ambito, della Direttiva Imballaggi: l’iter di approvazione si sarebbe dovuto concludere a il 5 luglio 2020, ma, ad oggi, ancora non è stata fatta pubblicazione alcuna[1])
- l’inizio dell’esame della Legge di Delegazione Europea, che, tra l’altro, recepisce la Direttiva sulla riduzione della plastica (2019/904/UE cd. SUP) e la Direttiva n. 2019/883/UE relativa agli impianti portuali di raccolta per il conferimento dei rifiuti delle navi.
- La pubblicazione in GURI, a fine dicembre 2019, della legge di Bilancio che ha introdotto la Plastic tax, la cui entrata in vigore è stato poi prorogata al 1° gennaio 2020.
Il contenuto del documento
Il documento riporta le misure adottate da CONAI per conseguire gli obiettivi definiti dall’art. 225 del d. lgs. 152/2006:
- prevenzione della formazione dei rifiuti di imballaggio;
- accrescimento della proporzione della quantità di rifiuti di imballaggio riciclabili rispetto alla quantità di imballaggi non riciclabili;
- accrescimento della proporzione della quantità di rifiuti di imballaggio riutilizzabili rispetto alla quantità di imballaggi non riutilizzabili;
- miglioramento delle caratteristiche dell’imballaggio allo scopo di permettere ad esso di sopportare più tragitti o rotazioni nelle condizioni di utilizzo normalmente prevedibili;
- realizzazione degli obiettivi di recupero e riciclaggio.
La strategia di intervento di CONAI
Tanto premesso, CONAI conferma la propria strategia di sistema articolata su 4 ambiti di intervento prioritari:
- Sviluppare strumenti per le imprese in tema di ecodesign e design for recycling, attraverso le nuove iniziative di Pensare Futuro;
- Incentivare le applicazioni ambientalmente sostenibili, con la modulazione del CAC
- Sviluppare la raccolta differenziata di qualità, attraverso i progetti territoriali specifici e l’evoluzione dell’Accordo Quadro ANCI-CONAI;
- R&S sulle tecnologie innovative e le nuove applicazioni dei prodotti del riciclo, attraverso progetti e sperimentazioni dei Consorzi di filiera e direttamente con la diffusione del marchio di Remade in Italy, di cui CONAI è socio fondatore.
Sarà seguito un approccio sempre più scientifico nell’orientare e guidare le imprese verso soluzioni di imballaggio virtuose e sostenibili mettendo a disposizione strumenti idonei alla progettazione a monte. Alla fi ne del mese di febbraio 2020 è stato già messo a disposizione delle aziende consorziate, un nuovo strumento on line di ecodesign, l’EcoD Tool, che supporta le stesse aziende nella fase di progettazione dell’imballaggio, suggerendo azioni di miglioramento nelle diverse fasi del ciclo di vita del packaging.
Informazioni
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[1] Per quanto riguarda la parte Imballaggi, i testi varati dal Governo introducono i principi e gli aspetti generali e non incidono sugli attuali assetti funzionali e di governance del sistema consortile, rinviando a successivi Decreti attuativi l’applicazione degli stessi. A tal proposito, CONAI è stato audito, il 26 e 27 maggio 2020, dalle Commissioni Ambiente di Camera e Senato. In tale sede, il Consorzio ha sottolineato come nella definizione dei prossimi Decreti attuativi servirà il massimo concerto per garantire organicità ad una materia molto vasta. In tema di gestione degli imballaggi si è poi sottolineato come vadano valorizzati i punti di forza innegabili, ossia quei principi che hanno reso l’attuale modello di gestione un esempio di buona pratica in Europa e migliorare/adeguare alcuni aspetti del sistema in funzione delle evoluzioni normative, e non solo, che hanno coinvolto la gestione degli imballaggi e dei rifiuti di imballaggio. Tra le aree di miglioramento è stata ribadita l’importanza di superare la dicotomia tra Consorzi di filiera e sistemi autonomi attraverso la definizione di regole chiare e uguali per tutti i sistemi EPR, con un’auspicabile evoluzione del ruolo di CONAI sempre più super partes, con maggiori compiti di coordinamento, di indirizzo e di programmazione per tutti i sistemi EPR degli imballaggi, e favorire prevenzione, riciclo/recupero attraverso la promozione dell’innovazione a monte e a valle delle filiere.