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Piano di resilienza: rilasciata ieri un ulteriore bozza

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Lunedì 11 Gennaio 2021 è stata rilasciata un ulteriore bozza del da parte del Ministro dell’Economia e delle Finanze, Roberto Gualtieri, che ha predisposto il documento contenente le linee di indirizzo della nuova bozza del Recovery Plan, o più precisamente del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) “Next Generation Italia”, facendolo pervenire a Palazzo Chigi per sottoporlo all’esame del Consiglio dei Ministri (CdM).

Che cos’è

Il Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) è il programma di investimenti che l’Italia deve presentare alla Commissione europea nell’ambito del Next Generation EU, lo strumento per rispondere alla crisi pandemica provocata dal Covid-19.

L’iter di approvazione

La proposta di Linee guida per la definizione del Piano nazionale di ripresa e resilienza è stata approvata nei suoi contenuti essenziali dal Comitato interministeriale per gli affari europei del 9 settembre scorso, in coordinamento con tutti i Ministeri e le rappresentanze delle Regioni e degli Enti locali, e trasmessa alle Camere il 16 settembre 2020.

La Camera e il Senato hanno approvato il 13 ottobre le risoluzioni delle Commissioni sulla proposta di Linee guida. “il Governo è pronto per cominciare il dialogo informale con Bruxelles”, ha dichiarato il Ministro Amendola in una nota. I colloqui con la Commissione europea prendono il via il 15 ottobre.

La struttura

Il PNRR si articola nel suo complesso in 6 Missioni, che a loro volta raggruppano 16 Componenti funzionali a realizzare gli obiettivi economico-sociali definiti nella strategia del Governo. Le Componenti si articolano in 47 Linee di intervento per progetti omogenei e coerenti tra i quali l’ambiente, l’energia, la transizione ecologica rappresentano una componente importante.

Perché un PNRR

Perché la transizione ecologica sarà la base del nuovo modello economico e sociale di sviluppo su scala globale, in linea con l’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite, e per avviarla sarà necessario, in primo luogo, ridurre drasticamente le emissioni di gas clima-alteranti in linea con gli obiettivi dell’Accordo di Parigi e del Green Deal europeo.

Altro obiettivo sarà quello di migliorare l’efficienza energetica e nell’uso delle materie prime delle filiere produttive, degli insediamenti civili e degli edifici pubblici e la qualità dell’aria nei centri urbani e delle acque interne e marine.

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