La scorsa settimana è stata approvata la proposta relativa all’ottavo Programma di azione per l’ambiente (PAA). Presidenza del Consiglio Ue e negoziatori del Parlamento europeo hanno approvato l’accordo politico provvisorio che delinea la direzione generale della politica ambientale fino al 2030.
Gli ultimi eventi
Il consiglio dell’Unione europea ha comunicato il raggiungimento dell’accordo politico provvisorio che traccia le linee guida della politica economica ambientale da qui al 2030, in attesa dell’adozione formale della decisione[1]. L’accordo provvisorio è stato raggiunto il 10 dicembre 2021 mentre la proposta di decisione sull’8° Programma di azione per l’ambiente europeo (Paa). per il periodo 2021-2030, era stata presentata dallaGli elementi principali del provvedimento
Il 14 marzo 2021 gli Stati membri hanno avviato i negoziati con il Parlamento, ed in particolare approvato un mandato affinché il Consiglio avvii negoziati con il Parlamento europeo per raggiungere un accordo sull’8° programma di azione per l’ambiente (PAA), che orienterà l’elaborazione e l’attuazione delle politiche ambientali e climatiche fino al 2030[2]. Secondo le intenzioni della Comunità il Programma deve consentire la realizzazione di un quadro strategico ambizioso, per monitorare i progressi compiuti nella costruzione di un’Europa verde, equa, sociale e a impatto climatico zero. Il programma viene fondato sul Green Deal europeo e sull’elenco di azioni ivi illustrato e, in via eccezionale, non contiene un elenco di azioni. Infatti, gli Stati membri chiedono alla Commissione di effettuare una revisione intermedia nel 2024, seguita nel 2025 da una proposta legislativa di modifica dell’8° PAA, al fine di consentire ai colegislatori di aggiungere le azioni necessarie da intraprendere dal 2025 al 2030. Gli Stati membri hanno inoltre aggiunto varie specifiche al nuovo quadro di monitoraggio che sarà istituito nell’8° PAA per monitorare i progressi compiuti nel conseguimento dei suoi obiettivi prioritari. Gli Stati membri hanno aggiunto in particolare l’obbligo per la Commissione di procedere a un bilancio annuale dei progressi compiuti e di presentare un elenco delle azioni intraprese e delle azioni previste per realizzare gli obiettivi prioritari.Contesto
Come quasi tutti i provvedimenti comunitari, i documenti che li riportano e li descrivono, mostrano lo scenario di contesto in cui essi vengono assunti. L’obiettivo prioritario del programma a lungo termine per il 2050 è quello di consentire che i cittadini vivano bene, entro i confini planetari in un’economia rigenerativa dove nulla è sprecato, non si producono emissioni nette di gas serra e la crescita economica è disaccoppiato dall’uso delle risorse e dal degrado ambientale. Un ambiente sano sostiene il benessere dei cittadini, la biodiversità prospera e il capitale naturale è protetti, restaurati e valorizzati in modi che migliorano la resilienza ai cambiamenti climatici e altri rischi ambientali. L’Unione intende dettare il ritmo per garantire la prosperità di generazioni presenti e future a livello globale: in tal senso obiettivo del programma è quello di accelerare la transizione verde in modo equo e inclusivo, con l’obiettivo a lungo termine per il 2050 di “vivere bene nei limiti del pianeta”, già sancito nel 7° PAA.I sei obiettivi tematici prioritari
Essi attengono a:- riduzione irreversibile e graduale delle emissioni di gas a effetto serra e potenziamento degli assorbimenti da pozzi naturali e di altro tipo nell’Unione per raggiungere l’Obiettivo di riduzione delle emissioni di gas serra per il 2030 e raggiungimento della neutralità climatica entro il 2050 come previsto dal Regolamento (UE)…/…32;
- progressi continui nel miglioramento della capacità di adattamento, nel rafforzamento della resilienza e ridurre la vulnerabilità ai cambiamenti climatici;
- avanzare verso un modello di crescita rigenerativa che restituisca al pianeta più del necessario, disaccoppiando la crescita economica dall’uso delle risorse e degrado ambientale e accelerando la transizione verso una circolare economia;
- perseguire l’ambizione di inquinamento zero per un ambiente privo di sostanze tossiche, anche per aria, acqua e suolo, e tutelare la salute e il benessere dei cittadini da rischi e impatti legati all’ambiente; proteggere, preservare e ripristinare la biodiversità e valorizzare il capitale naturale, in particolare l’aria, l’acqua, il suolo e gli ecosistemi forestali, d’acqua dolce, delle zone umide e marini;
- promuovere la sostenibilità ambientale e ridurre i principali problemi ambientali e pressioni climatiche legate alla produzione e al consumo, in particolare nelle aree dell’energia, sviluppo industriale, edifici e infrastrutture, mobilità e il sistema alimentare.