Sta per concludersi la procedura di consultazione avviata dall’Autorità per le Reti, l’Energia e l’Ambiente avviata lo scorso 11 Maggio e articolata in due fasi, di cui la prima si è conclusa lo scorso venerdì 10 giugno. I portatori di interesse hanno tempo fino al 16.7.2021 per trasmettere le osservazioni
L’oggetto della consultazione
L’Autorità, con deliberazione 30 marzo 2021, 138/2021/R/RIF, ha avviato il procedimento per la definizione del metodo tariffario rifiuti per il secondo periodo regolatorio (MTR-2), nell’ambito del quale provvedere[1] a:
- aggiornamento e all’integrazione dell’attuale sistema di regole per il riconoscimento dei costi efficienti di esercizio e di investimento del servizio integrato dei rifiuti e dei singoli servizi che costituiscono attività di gestione
- fissazione dei criteri per la determinazione delle tariffe di accesso agli impianti di trattamento.
Il contenuto della DCO 196/2021/R/RIF dell’11 Maggio 2021
ARERA ha manifestato con la DCO 196 cosa intende fare in merito alla nuova metodologia tariffaria denominata MTR 2 (2022-2025).
Aspetti confermati
L’Autorità conferma impostazione generale MTR 1(ex Del. 443/2019/R/RIF); questa, come MTR 2 si basa su:
- verifica e la trasparenza dei costi;
- determinazione entrate tariffarie su dati certi, validati e desumibili da fonti contabili obbligatorie
- apposizione un limite di crescita delle entrate tariffarie, differenziato in ragione degli obiettivi di miglioramento della qualità del servizio reso agli utenti e/o di ampliamento del perimetro gestionale individuati dagli Enti territorialmente competenti[2];
- regolamentazione tariffaria asimmetrica per i differenti servizi del trattamento, in un’ottica di rafforzata attenzione al profilo infrastrutturale del settore e di promozione della capacità del sistema, in corrispondenza della corretta scala territoriale (locale, regionale, di macroarea o nazionale) di gestire integralmente i rifiuti, valutando forme di incentivazione e l’attivazione di meccanismi di perequazione, sulla base della gerarchia per la gestione dei rifiuti (prospettando disincentivi per chi conferisce in discarica e in impianti di incenerimento senza recupero di energia e incentivi per chi conferisce agli impianti di compostaggio e, in misura più contenuta, per chi conferisce a impianti di incenerimento con recupero energetico);
Aspetti innovativi
Vengono introdotti ulteriori elementi di novità, riconducibili principalmente alla necessità di:
- rafforzare gli incentivi allo sviluppo di attività di valorizzazione dei materiali recuperati e/o di energia, anche in considerazione del potenziale contributo dell’output recuperato al raggiungimento dei target europei;
- configurare opportuni meccanismi correttivi al sistema di riconoscimento dei costi alla luce dell’applicazione delle novità normative introdotte dal decreto legislativo 116/20201 (in materia di qualificazione dei rifiuti prodotti da utenze non domestiche e di possibilità per tale tipologia di utenza di conferire i rifiuti urbani al di fuori del servizio pubblico), tenuto conto dell’equilibrio economico finanziario delle gestioni;
- valorizzare sia la programmazione di carattere economico-finanziario (prevedendo la redazione dei piani sulla base di un orizzonte pluriennale, con i necessari aggiornamenti periodici), sia il ruolo di coordinamento che può essere assunto dagli Enti di governo dell’ambito, ove istituiti e operativi.
Le conclusioni di ARERA dopo le osservazioni ricevute.
Dopo aver ricevuto le osservazioni degli stakeholders, emerge quanto segue:
- viene confermata l’impostazione generale sopra menzionata;
- viene prospettata l’introduzione di alcuni meccanismi specifici per la definizione di stimoli alla promozione dell’efficienza rivolti da un lato al contenimento degli oneri all’utenza finale e dall’altro al riconoscimento di incentivi ai gestori commisurati alle performance gestionali e ambientali.
Periodo della regolamentazione
Il nuovo metodo avrà efficacia per il periodo regolatorio dal 2022 al 2025).
[1] Nell’ambito di una progressiva stabilità e certezza della regolazione del settore elaborata da ARERA.
[2] Nell’ambito di un rinnovato quadro di responsabilizzazione e di coerenza a livello locale.
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