Con la conversione in L. n. 108/2021, è stata confermata la previsione relativa alla istituzione di una “cabina di regia” per l’Economia circolare, relativa all’attuazione delle misure previste nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR)
Che cos’è il PNRR
All’indomani della Pandemia, molti dei Paesi dell’Unione Europea hanno dovuto fare fronte alla logica depressione dei rispettivi sistemi economici, e pensare a strumenti atti a consentire una pronta ripresa.
La Comunità Europea, al fine di supportare i propri Membri nel raggiungimento di tale obiettivo ha predisposto, per la prima volta nella propria storia, un programma di ripresa finanziato attraverso il debito comune, con un plafond previsto pari a 750 miliardi di euro.
L’Italia ha individuato nel PNRR (Piano nazionale di ripresa e resilienza) il proprio strumento per l’accesso a tali fondi.
Esso consiste in un vasto programma di riforme – tra cui Pubblica amministrazione, giustizia, semplificazione della legislazione, concorrenza, fisco -accompagnato da adeguati investimenti, ed è stato battezzato altresì «Next Generation EU» (NGEU), spesso definito dai media «Recovery Fund» (Fondo per la ripresa).
Il PNRR italiano, presentato alla Commissione il 30 aprile 2021, è stato approvato lo scorso 22 giugno con una valutazione di dieci «A» e una «B». Dopo l’adozione da parte del Consiglio europeo, spetta all’Italia un anticipo del 13% delle risorse destinate al nostro Paese.
Per l’Italia – prima beneficiaria in valore assoluto del Recovery Fund – le risorse disponibili previste dal NGEU nel suo Dispositivo per la Ripresa e la Resilienza (RRF) sono pari a 191,5 miliardi: le sovvenzioni da non restituire ammontano a 68,90 miliardi (36%), i prestiti da restituire a 122,6 miliardi (64%). La dotazione complessiva del PNRR è di 235,14 miliardi, perché ai 191,50 si aggiungono 30,64 miliardi di risorse nazionali e 13 miliardi del Programma ReactEU, il Pacchetto di assistenza alla ripresa per la coesione e i territori d’Europa.
Come viene composta la cabina di regia
Secondo il dettato legislativo, la Cabina di regia è presieduta dal Presidente del Consiglio dei Ministri e vi partecipano di volta in volta i Ministri e i Sottosegretari competenti in ragione delle tematiche affrontate in ciascuna seduta.
Essa esercita poteri di indirizzo, impulso e coordinamento generale sull’attuazione degli interventi del Pnrr.
Alle sedute della Cabina di regia partecipano i Presidenti di Regioni e delle Province autonome di Trento e di Bolzano quando sono esaminate questioni di competenza regionale o locale, nonché il Presidente della Conferenza Stato-Regioni, su questioni d’interesse di più Regioni o Province autonome.
Possono essere inoltre invitati, a seconda della tematica affrontata, i rappresentanti dei soggetti attuatori e dei rispettivi organismi associativi ci referenti o rappresentanti del partenariato economico e sociale.
Il monitoraggio e la rendicontazione del Piano sono affidati al Servizio centrale per il Pnrr, istituito presso il Ministero dell’economia e delle finanze, che rappresenta il punto di contatto nazionale con la Commissione europea per l’attuazione del Piano.
Presso il Ministero dell’economia è istituito un ufficio dirigenziale presso la Ragioneria dello Stato con funzioni di audit del Porr e di monitoraggio anticorruzione.
Alla realizzazione operativa degli interventi previsti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza provvedono i singoli soggetti attuatori: le Amministrazioni centrali, le Regioni e le Province autonome e gli enti locali, sulla base delle specifiche competenze istituzionali o della diversa titolarità degli interventi definita nel PNRR.