Approvate dal Ministero della Transizione Ecologica (MITE) le linee guida per la classificazione dei rifiuti elaborate dal Sistema nazionale protezione e ricerca ambientale (Snpa).
I destinatari
Destinatari delle Linee sono i produttori, che vengono hanno il compito di classificare i rifiuti ai sensi della normativa vigente. Esse sono state approvate con Decreto Direttoriale n. 47 dello scorso 9 agosto (sulla base di quanto prescritto, dopo il recepimento del Circular Economy Package, avvenuto con il D. Lgs. n. 116/2020, sulla scorta dell’articolo 184, c. 5, D.Lgs. n. 152/2006, il c.d. TUA), . Esse dovranno essere, di qui in avanti, utilizzati dal soggetto cui è riferibile la produzione del rifiuto, per la corretta attribuzione Codici dei rifiuti e delle caratteristiche di pericolo dei medesimi, e vanno ad integrare quanto già previsto sul punto (e riportato, non a caso, nel documento) dall’Allegato D, Parte IV del TUA, dedicato all’Elenco Europeo dei Rifiuti (EER), dove viene riprodotto l’algoritmo decisionale mediante il quale l’attribuzione dei codici deve essere svolto. In particolare, il decreto in parola approva le Linee guida sulla classificazione dei rifiuti di cui alla delibera del Consiglio del Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente del 18 maggio 2021, n. 105 con l’aggiunta di un paragrafo richiesto dalle Regioni – dedicato ai rifiuti prodotti dal trattamento meccanico/meccanico-biologico dei rifiuti urbani indifferenziatiLa normativa sulla classificazione dei rifiuti
Con le Linee guida si fornisce un utile vademecum per il corretto svolgimento dell’attività di classificazione dei rifiuti, e si chiariscono, innanzitutto, quali debbono essere i principali riferimenti normativi sul punto. Sul piano comunitario, essi vengono costituiti da,- Direttiva 2008/98/CE e successive modificazioni
- Decisione 2000/532/CE (e relative modifiche)
- Prescrizioni contenute nella Parte Quarta, TUA (così come modificato a seguito del Recepimento)