Finalmente varata dalla Commissione UE la tanto attesa, nuova, strategia forestale. Avrà l’obiettivo di fornire indicazioni in merito alla gestione dell’intero ciclo forestale, promuovere i servizi forestali, nonché mantenere foreste sane e resilienti che contribuiscano, tra le altre cose, al raggiungimento degli obiettivi climatici ed alla riduzione delle catastrofi naturali.
Strategia forestale europea
Il contesto
LA Comunità europea ha predisposto la strategia sulla base di alcune significative evidenze empiriche. Si parte dal fatto che foreste e i boschi coprono quasi la metà della superficie terrestre dell’UE, e, allo stesso tempo, esse svolgono un ruolo fondamentale in quanto hanno il potenziale di:
mitigare gli effetti del cambiamento climatico;
fornire molti servizi ecosistemici;
contribuire allo sviluppo della bioeconomia circolare.
Non solo. Ma essi forniscono occupazione a circa 2,6 milioni di persone, in particolare nelle zone rurali.
Vi è un altro aspetto fondamentale da evidenziare: ancora non è stata predisposta politica comune alcuna dalla Comunità sul punto, che rimangono di competenza degli Stati membri.
LA UE, pertanto, ha avviato a partire dal 2013 una nuova Strategia forestale dell’UE quale quadro per garantire la coerenza delle politiche forestali nazionali e dell’UE.
La nuova strategia:
- è stata adottata il 16 luglio 2021 nell’ambito del Green Deal europeo, e va ad integrare la Strategia sulla Biodiversità al 2030, adottata lo scorso anno con l’obiettivo di mettere la biodiversità dell’UE sulla via del recupero.
- contribuisce all’attuazione del Pacchetto “Fit for 55”, adottato dalla Commissione UE il 14 luglio 2021, con le proposte legislative per ridurre le emissioni di gas a effetto serra di almeno il 55% entro il 2030 e la neutralità climatica al 2050 nell’UE.
- è accompagnata da una Tabella di marcia per piantare altri 3 miliardi di alberi in tutta Europa entro il 2030, come previsto nella Strategia per la Biodiversità, nel pieno rispetto dei principi ecologici: l’albero giusto al posto giusto per lo scopo giusto.
Prima di adottare la Strategia, la Commissione UE ha avviato una Consultazione pubblica che si è conclusa lo scorso aprile.
I principi guida
I fattori determinati, posti alla base dello sviluppo della strategia sono:
- realizzare una gestione sostenibile;
- foreste come risorse multifunzionali ed efficienti.
Dal 2013 il contesto politico globale è notevolmente cambiato e l’UE si è impegnata a perseguire nuovi ambiziosi obiettivi climatici, energetici e ambientali, ai quali le foreste e il settore forestale possono dare un contributo significativo. Pur essendo molto sensibili ai cambiamenti climatici, le foreste fanno parte della soluzione in quanto assorbono e immagazzinano carbonio sotto forma di biomassa.
Le foreste possono attenuare l’impatto degli eventi meteorologici estremi moderando le temperature e riducendo la velocità del vento e del deflusso idrico, fornendo numerosi servizi ecosistemici, regolando il ciclo dell’acqua, proteggendo la biodiversità e controllando l’erosione. Fornendo una fonte rinnovabile di materie prime, esse possono svolgere un ruolo importante nella bioeconomia circolare, mentre il settore forestale è un’importante fonte di occupazione e diversificazione nelle zone rurali dell’UE.
Le principali novità della nuova strategia
La nuova strategia forestale, come sopra evidenziato, è stata preannunciata con il varo del Green Deal Europeo.
Non è affatto estranea al contesto: il miglioramento della quantità e della qualità delle foreste rappresenta, infatti, una componente fondamentale per risolvere proprio la questione dei cambiamenti climatici e della perdita di biodiversità.
Strategia forestale e green deal
Infatti gli impegni e le azioni proposte nella Strategia contribuiranno a raggiungere il target di riduzione delle emissioni di gas serra dell’UE del 55% al 2030 come stabilito nella legge Europea sul Clima che sarà implementata dalle misure previste dal recente Pacchetto di leggi su energia e clima della CE Fit for 55% package.
Oltre alla nuova strategia forestale UE il pacchetto Fit for 55% package include anche le seguenti nuove proposte legislative:
- Meccanismo di regolazione del carbonio alle frontiere (CBAM);
- Uno strumento sociale per l’azione per il clima;
- ReFuelEU Aviation – sui carburanti per l’aviazione sostenibili;
- FuelEU Maritime: per rendere più verde lo spazio marittimo europeo.
Con la nuova strategia forestale la Commissione Europea mira a raggiungere i suoi obiettivi partendo da un forte coinvolgimento e una forte motivazione e dedizione di proprietari forestali e terrieri nonché gestori. La strategia focalizzata sulle foreste dell’Unione Europea ha l’obiettivo di fornire un importante contributo dell’UE agli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite al 2030, in particolare all’obiettivo 15.
I numeri
La strategia prevede la messa a dimora di ben 3 miliardi di alberi da qui a nove anni, per incrementare, appunto, le zone forestali e la quantità di alberi che ricoprono il territorio comunitario.
Anche per aumentare la resilienza delle foreste e la loro funzione di invertire la perdita di biodiversità nonché mitigare e aiutare le popolazioni ad adattarsi ai cambiamenti climatici.
Gli alberi in più che verranno messi a dimora saranno piantati e cresciuti nel pieno rispetto dei principi ecologici e tutto questo richiederà una pianificazione ed un monitoraggio a lungo termine.
Tracciabilità della piantumazione
Una particolare emerge dal documento: infatti, tutti i cittadini europei potranno seguire e tenere traccia della messa a dimora degli alberi attraverso un sito web ed una mappa online interattiva con un contatore integrato “Map-My-Tree sviluppato dalla Commissione Europea insieme all’Agenzia Europea dell’Ambiente.
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